sabato 24 dicembre 2011

Il Buon Natale..Pensieri di Alda Merini.



A Natale non si fanno cattivi
pensieri ma chi è solo
... lo vorrebbe saltare
... questo giorno.
A tutti loro auguro di
vivere un Natale
in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a
tutti quelli che soffrono
per una malattia.
A coloro auguro un
Natale di speranza e di letizia.
Ma quelli che in questo giorno
hanno un posto privilegiato
nel mio cuore
sono i piccoli mocciosi
che vedono il Natale
attraverso le confezioni dei regali.
Agli adulti auguro di esaudire
tutte le loro aspettative.
Per i bambini poveri
che non vivono nel paese dei balocchi
auguro che il Natale
porti una famiglia che li adotti
per farli uscire dalla loro condizione
fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi
auguro un Natale con pochi regali
ma con tutti gli ideali realizzati.


Alda Merini

giovedì 8 dicembre 2011

Folla de libertadi

Vàturu Sayli

Folla sicada
ma cantu ses bella
cun totus is nerbius tuus
ci biu una bida
de un'atra dia
sa libertadi de s'anima mia.


venerdì 25 novembre 2011

LAMPU DDI FURRIT

Paola Alcioni 
sa cantadora

I nostri figli si chiederanno perché abbiamo lasciato che accadesse... che vergogna... che vergogna davanti a questi innocenti...

Piango per le madri che partorirono carne da cannone: figli morti a diciotto anni per una guerra che non li riguardava e mai più tornati neanche a riposare nell'abbraccio della propria terra...

Piango per le madri di ora, che vedono il buio negli occhi dei propri figli,... riflesso di un futuro che non c'è.

Piango perché ne conosco il dolore, fino in fondo alla mia carne viva di donna ch'iat a bolli essi istrale, raju, 

LAMPU... 

po furriai a cinixu is intruxus maladitus chi funt calendi apitz'e sa carri notzenti de is giòvunus, a niaxis, faendi a tìrias insanguentadas is mortus e is bius...

domenica 6 novembre 2011

Brunzu de aira

Paola Alcioni

Anima
de brunzu in duas
perras: batallu ‘i aira,
firmu, chi no atripat
spera tenta
e no ‘ndi trinnit cantu.
S’ària bisus no pesat
nimancu de fromentu
biu di afrenta.
Ominis seis,
o follas in currera?
In cali andera e in cali
bentu sperdeis
amentu e spreu?
Ressìnniu s’at a tessi
intru de is laras
citiristirinnias
di atzàrgiu…
Ma deu,
brunzu di aira, surdu,
a is cuatru bentus,
de cuss’atzàrgiu
sgurdu, lamas acutzas
di arrepicu ap’a fai’
po truncai stentus.
E ‘nd’ap’a fai’
agullas po cosiri
banderas e velas
po atreviri.
E ‘nd’ap’a fai’
orbadas de telàrgiu
po surcus chi tessant
terra noa
de trevessu a lacanas
de tìrria.
E po stàmini ordìu,
fitianu, corriatzu i artivu,
su cantu a istérrida
de su bisu miu…
***

Anima/ di bronzo divisa / in due: batacchio d’ira / immobile, che non percuote / speranza avuta / e non ne vibra canto.

L’aria sogni non lievita / neanche da fermento / vivo di oltraggio.
Siete uomini, / o foglie in corsa?/ In quale sentiero e in quale / vento disperdete / ricordo e
indignazione?

Rassegnazione tesserà / tra le vostre labbra / silenzi-ragnatele / d’acciaio…
Ma io, / bronzo di sorda ira / ai quattro venti, / di quell’acciaio / non affilato, lame aguzze /di
rintocco farò / per rompere gli indugi.

E ne farò / aghi per cucire / bandiere e vele / per osare.
E ne farò / vomeri di telaio / per solchi che tessano / terra nuova / di traverso a confini / d’odio.
E per ordito, / incessante, tenace e orgoglioso, / il canto a distesa / del mio sogno…

Paola Alcioni 2004, 01-11-11.

venerdì 30 settembre 2011

Amore.......

Lucas Zahiri


Amore sovversivo, più sovversivo dell'amore

Bagliori di luce ci frastuonano

Sonetti che si trasformano in ogni
forte barricata ,
sono amori, non le solite cose, proseguono anche quando tutto questo finisce!

Quell'amore è forgiato nella lotta
in quei sentimenti che non hanno fine e che scrivono la storia con un semplice

"
ti amo"

In  noi

lunedì 15 agosto 2011

SÓLO EL AMOR


SILVIO RODRíGUEZ

...Debes amar la arcilla que va en tus manos
debes amar su arena hasta la locura
y si no, no la emprendas que será en vano
sólo el amor alumbra lo que perdura
sólo el amor convierte en milagro el barro
sólo el amor alumbra lo que perdura
sólo el amor convierte en milagro el barro.

Debes amar el tiempo de los intentos
debes amar la hora que nunca brilla
y si no, no pretendas tocar los yertos
sólo el amor engendra la maravilla
sólo el amor consigue encender lo muerto
sólo el amor engendra la maravilla
sólo el amor consigue encender lo muerto.

Debes amar la arcilla que va en tus manos
debes amar su arena hasta la locura
y si no, no la emprendas que será en vano
sólo el amor alumbra lo que perdura
sólo el amor convierte en milagro el barro
sólo el amor alumbra lo que perdura
sólo el amor convierte en milagro el barro.

Debes amar el tiempo de los intentos
debes amar la hora que nunca brilla
y si no, no pretendas tocar los yertos
sólo el amor engendra la maravilla
sólo el amor consigue encender lo muerto
sólo el amor engendra la maravilla
sólo el amor consigue encender lo muerto.

http://4.bp.blogspot.com/_HXTHLZR117o/S4HRdYpLYAI/AAAAAAAABuU/9GIcbBzzIO0/s400/zapatista.jpg

giovedì 7 luglio 2011

Volo


volo di cavalletta.jpg

Klaus Merz

Remando solo con le braccia,

in volo noi per notti intere

attraversiamo il paesaggio.

Gli osservatori astronomici

risplendono.

Dall’età di Neandertal

si è scoperto il sepolcro

di un bambino,

che giaceva adagiato

sull’ala di un cigno.

Questo volo ci

prosegue.

giovedì 21 aprile 2011

13^ POESIA COLLETTIVA S/COL/LE/GA/TA

Gianni Atzeni

and others


Ricordare ancora.

Camminar a piedi nudi

lungo il sentiero dei ricordi

e allungare le mani per cogliere

stilla

la goccia ispida e amara

sulla punta di una lingua martoriata

per le troppe parole che ormai sono state dette

ma colgo lo sguardo del mio gatto che mi sembra dire...


AA.VV.:

Adele Pilia, Maria Felix Korporal, Rossana Cau, Sayli Vaturu, Gianni Atzeni.

martedì 19 aprile 2011

TU, VERITA' CHE OSI...

PAOLA ALCIONI


Si consuma in indugio
lieve pensiero come legno
sul tuo tras...correre d'onda.
Sera. Un segno
inseguivo: mi imbattei
nel violaceo velo
invalicabile
confine al compimento.

E' giusto.
Ma non c'è resa
in me, per questo...

Trema
e si risente il cuore
che un sogno di nuvole
e ginestre
aguzze insegua ancora
lo smisurato
balzo suo d'airone,
disdegnando
la tranquilla spiaggia.

Vado, si, nomade,
cantando...

Non è per me,
amico mio,
quel campo
dove tutti sterili radici
tentano, non sapendo
nè vento nè tempesta.

Arrampicare sull'obliquo
filo del miraggio
ragno
folle d'altezze
parte di me
vorrebbe
mai da te, però,
troppo lontana...

E tu, Verità che osi
dal binario dell'ovvio
deragliare
il mio miglior sogno
- ala perenne in viaggio -
non fermarti.

Continua a trascorrermi
ridendo come estate
accanto, araldo
di un indiscreto refolo
di vento
che afferra foglie morte
ed in germogli
le muta danzando
al suo passaggio...

P.Alcioni - 19 aprile 2011

domenica 17 aprile 2011

La mia mente

Adele Pilia

Fugge la mia mente

finalmente libera

libera da pensieri

gravi e oppressivi.

Corre la mia mente

verso viali

aperti e colorati

da spiriti benigni.

Ride la mia mente

lasciandosi dietro

meschinità

di umane fattezze.

Gode la mia anima, che

dopo aver tanto corso

ritrova

serenità e giustizia.


martedì 12 aprile 2011

... ho scelto d'essere seme di rivolta.

- P. Alcioni -

AISETAS_20061[1]

"Nata sotto una stella arrabbiata e respirata dal campo, fui quell'erba fragile che radica tra il sale del molo e l'umido sartiame.
Quella che conosce dei gabbiani il pianto e muore sposa dell'onda al primo abbraccio.
Ma per te, amore, e per la memoria d'amaro che ancora morde le radici nude, ho scelto d'essere seme di rivolta.
Quell’erba che crepa i marciapiedi...

Ho scelto d'essere frantumatrice di paradigmi.
Scavalcatrice di barriere, attraversatrice di confini.
Li ho dentro, confini e frontiere - meticcia da diecimila anni! - e vado, nomade e poeta, avanti e indietro tanto che non ne rimane uno intatto: cancellati come fossero segnati sulla sabbia, ed i miei fossero su di essi passi di danza.

Sicuramente, assai poco di ciò "che sta bene", sta bene a me.
Da niente di ciò "che si usa" mi lascio usare senza rivoltarmi.
Per questo, spesse volte pago - è vero - ma pago con un sorriso del quale molti darebbero chissà cosa per avere il segreto...
E' un sorriso che mi fu regalato tempo fa.
Giovane ginnasiale, avevo la bisaccia ancora vuota, ma ferrea la volontà di riempirla non foss'altro che di sogni.
Una sera in cui la solitudine mi tagliava e mi apriva. E dal mio petto mieteva il coraggio, con il suo afono filo di falce ottusa, Eschilo dai miei libri di greco, mi sussurrò: "Il sapere ha potenza sul dolore".
Ed io, annuendo, gli sorrisi...

sabato 9 aprile 2011

La Millenaria, Signora della Parola.

PAOLA ALCIONI

http://www.dicoseunpo.it/blog/wp-content/uploads/2010/06/callas_01.jpg

Quasi metafora pura: volto ieratico, sguardo... regale, fisso all'orizzonte e corpo rarefatto, vestito di un sottile peplo greco...

Porta con sè la spada e l'elmo, per i momenti in cui la Parola si riveli non sufficientemente affilata.

Dalle sue altezze solitarie - distanza sofferta come una ferita - osserva la montagna sotto di sè, accendersi piano piano di fuochi.

Diventano ogni attimo più luminosi, all'addensarsi delle ombre crepuscolari.
Sono is fogaronis de is Arrennegaus... i mille occhi fiammeggianti della rabbia e della rivolta.
I mille occhi della terra di Sardegna.

Intorno ad essi, risalendo il monte, ogni notte si radunano i patrioti e sale ad ascoltarli la gente dei villaggi.
Alcuni di questi non ridiscendono all'alba. Allora la montagna diventa la loro casa.

E cresce, su quella pelle boscosa, il popolo che ha deciso di strappare la sua terra all'oppressore, che nel tempo l'ha devastata e dilaniata, resa altra, alienata e prostituita.

Sorride la Millenaria...

Intorno a quei fogus de arrennegu, fiammeggianti nella notte, lentamente si raduna la sua Natzione, e ci sono i suoi fratelli e tutti coloro che ama.

E' per uno di essi che il suo cuore batte più forte, ma per tutti loro spera la libertà....


lunedì 28 marzo 2011

..reclamo il mio esistere

Pina Zora


Costrizione di un corpo,
soffocato da un non detto.

Margine di un vero,
che deride il sentire.

Ed io...reclamo il mio esistere.


mercoledì 23 marzo 2011

ap'a essi atesu

Paola Alcioni
sarò lontana/ di quella distanza/ dove non risuona/ neanche l'eco del pianto/ dove la sera i suoi/ démoni strazia/ di fiele, d'assenza/ e d'ombra assidua...


ap'a essi atesu/ de cuss'atesidadi/ aundi no sonat/ torraboxi 'e prantu/ e su merì dimònius/ sperdìtziat/ de feli, auséntzia e umbra/ fitiana...

martedì 11 gennaio 2011

Pensa agli altri...




Mahmoud Darwish



Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri,
non dimenticare il cibo delle colombe.

Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri, non dimenticare
coloro che chiedono la pace.

Mentre paghi la bolletta dell'acqua, pensa agli altri,
coloro che mungono le nuvole.

Mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri,
non dimenticare i popoli delle tende.

Mentre dormi contando i pianeti, pensa agli altri,
coloro che non trovano un posto dove dormire.

Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.

Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso, e di':
magari fossi una candela in mezzo al buio.

domenica 9 gennaio 2011

Pobera Sardigna mia

Mario Brasu
pastore


A puntu bellu ses torrada

pobera Sardigna mia

e puru Deus t’at criada

pro esser sa mezzus poesia.

Sa zuventude disocupada

Massaios e pastores in agonia

in sartos de Quirra e Teulada

giogos de gherra e...LEUCEMIA.

Sa classe politica bene pagada

Intregat su logu a sa brullaria!

Terra, terra male fadada

moo est ora de la fagher finia!

Si a tant’infamia non faghimos doa

La finimos che a Muroroa