domenica 26 ottobre 2008

La cultura nasce dal sesso


"Come sostenne Claude Lévi-Strauss, l'incontro dei sessi è il terreno su cui natura e cultura vennero a contatto per la prima volta; allo stesso modo, esso è il punto di partenza, l'origine di ogni forma di cultura. Il sesso fu il primo ingrediente della costituzione naturale dell'homo sapiens su cui furono scolpite distinzioni artificiali, convenzionali, arbitrarie - prodotti di base di ogni cultura (e, soprattutto, il primo atto di cultura, la proibizione dell'incesto: la divisione delle femmine in categorie idonee e no alla coabitazione sessuale).E' facile rilevare come questo ruolo del sesso non sia accidentale. Delle tante pulsioni, inclinazioni e propensioni "naturali" degli esseri umani, il desiderio sessuale era e resta il più ovviamente, palesemente, incontestabilmente sociale. Esso si protende verso un altro essere umano; esige la presenza di un altro essere umano e si sforza di riforgiare tale presenza in un'unione. Anela l'aggregazione; rende ogni essere umano, per quanto completo e per altri aspetti autosufficiente, incompiuto e monco - a meno che non sia unito a un altro essere umano.Dall'incontro dei sessi è nata la cultura. In quell'incontro, la cultura praticò per la prima volta la sua arte creativa della differenziazione. Da allora, l'intima cooperazione tra cultura e natura in tutto quanto attiene la sfera sessuale non si è mai interrotta, e tanto meno conclusa. L'ars erotica, quella creazione eminentemente culturale, avrebbe guidato a partire da quel momento l'impulso sessuale verso la propria realizzazione nell'aggregazione umana." - Zygmunt Bauman

l'estetica è l'assoluto della bellezza


L'estetica è un settore della filosofia che si occupa della conoscenza del bello naturale e artistico, ovvero del giudizio di gusto.
Il filosofo tedesco Alexander Gottlieb Baumgarten scrisse Aesthetica in latino nel 1750, ma il termine era stato coniato nel 1735 nella sua tesi di laurea intitolata "Meditazioni filosofiche su argomenti concernenti la poesia". La parola aesthetica ha origine dalla parola greca αἴσθησις che significa sensazione e dalla parola αἰσθάνομαι che significa percezione mediata dal senso. Originariamente l'estetica infatti non è una parte a sé stante della filosofia, ma semplicemente l'aspetto della conoscenza che riguarda l'uso dei sensi.
Immanuel Kant tratta dell' "estetica trascendentale" nella Critica della ragion pura come teoria della conoscenza, basata sulle funzioni trascendentali. Riprende il termine estetica nella Critica del giudizio (Kritik der Urteilskraft) nel 1790, dove a proposito del "giudizio estetico" espone la sua teoria sul bello soggettivo e su quello naturale (oggettivo) che si esprime nel sentimento del sublime.