AUTUNNO
de: Paola Alcioni Sa Cantadora
Senza te
la mia bocca appassisce.
Fulmine inatteso
calò repentina
una brinata
sul racconto a orditi di pervinca
sul germoglio che al gelo
domandava
di poter continuare
ad esser vivo.
Fu razziato il bisbiglio
e rotto il grido
quel pomeriggio
altrove dalla vita.
A sangue e a fuoco
fu sconfitto il nome
su labbra di deserto
e fu strappato
via dalla radice
ogni tempo e respiro
già vissuto
e gettato
al fango dell’oblio.
Alla grigia falena dell’attesa
non restò
che un rapido spezzarsi
di fragile cristallo
ed era morta.
Ora
vado perfezionando il mio silenzio
sui petali sciupati delle labbra
in un sussurro lieve
che somiglia
al canto del vento
tra le pietre.
Paola Alcioni - 22 ottobre 2010
de: Paola Alcioni Sa Cantadora
Senza te
la mia bocca appassisce.
Fulmine inatteso
calò repentina
una brinata
sul racconto a orditi di pervinca
sul germoglio che al gelo
domandava
di poter continuare
ad esser vivo.
Fu razziato il bisbiglio
e rotto il grido
quel pomeriggio
altrove dalla vita.
A sangue e a fuoco
fu sconfitto il nome
su labbra di deserto
e fu strappato
via dalla radice
ogni tempo e respiro
già vissuto
e gettato
al fango dell’oblio.
Alla grigia falena dell’attesa
non restò
che un rapido spezzarsi
di fragile cristallo
ed era morta.
Ora
vado perfezionando il mio silenzio
sui petali sciupati delle labbra
in un sussurro lieve
che somiglia
al canto del vento
tra le pietre.
Paola Alcioni - 22 ottobre 2010
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