domenica 14 febbraio 2010

Arrivano dal mare


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Arrivano dal mare
I soliti Baroni
Arrivano dal mare i Presidenti ed i Padroni
I sardi sono piccoli
I grandi sono fessi
I nomi son diversi ma i Baroni son gli stessi
Arriva da lontano per dirci chi votare
È un Barone
Non si riesce a moderare
I sardi sono arcaici
Con sopracciglia folte
Per farcelo capire lui ritorna nove volte
Cannoni di sorrisi
Granate di parole

Se siamo piccoli, però, perché ci vuole?
Se siamo piccoli, però, di che ha paura?

Ha paura
Del mulo pelle scura
Ha paura
Dell’asino nascosto
Del cuore di quest’isola che sta in un altro posto
Di qualche spaccatura
Che sta nascendo altrove
Di qualche mulo che si sveglia e che si muove
Di qualche cosa che lo faccia moderare
Gli sappia fare guerra
Lo metta a piede in terra
Qualcosa che è lontana, che a Roma non si sente
Però quest’isola
È un altro continente...

Noi siamo piccoli
Col pepe nelle vene
Noi siamo piccoli però guardiamo bene
Si va a votare
Da chi farci comandare
Però c’è un modo strano di rispondere ai comandi
Noi siamo piccoli
Ma abbiamo gli occhi grandi

Guardate bene, sardi
Io guardo e miro
Guardate bene, sardi
Io guardo e spero

Se si può fare
Un presidente nero
Si può fare anche un presidente vero!.

(di Bruno Tognolini)

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