sabato 22 maggio 2010

SONO UNA DONNA


[(Joumana Haddad 1970) Libano]


Nessuno può immaginare

quel che dico quando me ne sto in silenzio
...

chi vedo quando chiudo gli occhi

come vengo sospinta quando vengo sospinta

cosa cerco quando lascio libere le mani.

Nessuno, nessuno sa

quando ho fame quando parto

quando cammino e quando mi perdo,

e nessuno sa

che per me andare è ritornare

e ritornare è indietreggiare,

che la mia debolezza è una maschera

e la mia forza è una maschera,

e quel che seguirà è una tempesta.

Credono di sapere

e io glielo lascio credere

e io avvengo.

Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà

fosse una loro concessione

e ringraziassi e obbedissi.

Ma io sono libera prima e dopo di loro,

con loro e senza loro

sono libera nella vittoria e nella sconfitta.

La mia prigione è la mia volontà!

La chiave della mia prigione è la loro lingua

ma la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio

desiderio

e il mio desiderio non riusciranno mai a domare.

Sono una donna.

Credono che la mia libertà sia loro proprietà

e io glielo lascio credere

e avvengo.


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