domenica 9 dicembre 2012

..siamo noi la gente, che di profondi solchi ha disegnato la propria pelle..


Piera Masia

Delle silenti pietre
la mia terra rivela
storie e racconti che sembran fiabe,
dalle janas ai muri a secco
a questo scorcio di cose precluse
che ci appartengono.


Feritoie di luce fanno passare
lampi di ginestre e cemento
e noi siamo qui abitanti di isole
dentro isole di solitudine e consapevolezza.


Da lontano i pennacchi di fumo
ricordano del mare lo scempio
e ancora una volta
noi spettatori senza applausi
per il fetore e l'acre odore.


Lontani o vicini non importa
siamo noi la gente che di profondi solchi
ha disegnato la propria pelle,
che riempiono di cerchi
il grano e i campi baciati dal sole.

e sono solo queste le uniche servitù che vogliamo!  


antiwar poetry

Piera Masia

The silent stones
rolled on the ground reveals
fairy tales and stories that seem,
by Janas to drywall
in this view of things precluded
that belong to us.


Slits of light are passed
flashes of brooms and cement
and here we are inhabitants of islands
in the islands of solitude and awareness.

 
From a distance, plumes of smoke
remember the destruction of the sea
and once again
we viewers without applause
the stench and the acrid smell.


It does not matter near or far
we are people of deep furrows
drew his own skin,
filling of circles
wheat and fields kissed by the sun.

and these are just the only servants we want!


 antiwar poetry