domenica 15 gennaio 2012

Centesimale dignità


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Enrica Meloni

Funesta sorte,

famelico guaire di quel che bramato fu.

Turpitudine nell’innocenza d’una irrisoluta richiesta.

Nota mai musicata,

silenzio d’un piangente spasimo.

Sconnesso discorrere allo stremo delle cause.

Come un guanciale assente

mai il capo s’adagiò in regal riposo.

Arsura,

Strillo d’un adagio

che nei lembi della fame divenne piaga morente.

Da un dolente parto funereo

in te nacquero travagli.

Excursus innominati nella stagione dei languori.

Flaccide speranze nei pergolati della pietà.

Irredenta fame,

centesimale dignità,

sfrattata ed infangata nell’asfalto dei silenzi.